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RECENSIONE: La Furia Dell’Assassino  –  R.Hobb (V.2/3)

Aggiornamento: 10 apr 2020


Se il primo libro della Trilogia Dell’Uomo Ambrato poteva essere considerato un libro con un inzio ed una fine, esulando un po’ dal paradigma delle serie fantasy, nelle quali la storia principale, seppur a volte suddivisa in diversi tronconi costituiti dai diversi libri, segue un percorso logico  e continuativo, questo secondo volume affronta temi nuovi, introducendo nuove situazioni e personaggi e forma una sorta di gigantesco “prologo” al volume finale della serie: Il Destino Dell’Assassino.

A dire il vero, più che un libro fantasy appare come un trattato di politica, portando con se il classico nutrito bagaglio di intrighi, complotti, alleanze politiche e fazioni in lotta fra di loro.

Tutto questo mentre la situazione nei sei Ducati appare ancora fragile e ogni mossa sbagliata può significare lo scontento di qualche ducato o l’insorgere di una guerra civile.

Con la guerra contro i pirati delle navi rosse giunta al termine e una monarchia che finalmente sembra poggiare su basi sicure e stabili (almeno dal punto di vista della gerarchia e della discendenza), grazie come sempre all’intervento di fitz e al recupero/salvataggio del principe Devoto, la regina Kettricken è ora impegnata su molteplici fronti. Da un lato cerca di porre solide basi per una pace duratura, grazie ad accordi con gli antichi nemici delle Isole Esterne e tentando di unire le casate regnanti dei rispettivi popoli. Dall’altro si impegna fortemente per risolvere gli scontri tra i pezzati e gli spirituali, che stanno dilaniando il regno.

Un arduo tentativo il suo. Come accetterà il suo popolo una eventuale alleanza con il nemico di sempre. Come affronterà il suo popolo l’unione del proprio sangue con quello di coloro che hanno distrutto e ucciso figli e parenti? Saranno disposti ad accettare tutto questo in nome della pace, vera e definitiva? Accetteranno questo radicale cambiamento nel modo di vedere le cose, di guardare agli altri, di vedere un amico dove fino al giorno prima scorgevano solo un anima oscura che tentava di distruggerli?

Sagge le parole dell’autrice:



È in questo contesto nel quale, ancora una volta, fitz è chiamato a dare il proprio contributo in qualità di Maestro d’Arte e di spia/assassino.

Ma i problemi per il protagonista questa volta vengono anche dal proprio figlio adottivo Ticcio, che deve far fronte ai problemi tipici di un adolescente che cresce in un ambiente nuovo e difficile come Borgo Castelcervo, e dalle presenti e passate relazioni sentimentali.


Grande curiosità da un lato, e ammirazione dall’altro, suscita poi Il Matto, “Beloved”. Se fino a questo punto delle due trilogie ci chiedevamo chi/che cosa fosse e rappresentasse, e se pensavamo di essere arrivati ad un punto nel quale la risposta era vicina, quasi dovuta, beh...vi devo dire che ci sbagliavamo.

D’altronde la curiosità rappresenta quasi un dovere quando leggiamo i libri, perché ci aspettiamo che una risposta per ogni nostra domanda sia dovuta; che una definizione per ogni cosa rappresentata nel libro debba per forza esistere. Se non la troviamo a volte la cerchiamo a forza, quasi brutalmente, convincendoci poi che sia effettivamente quello che l’autore intendeva e voleva comunicare. Spesso noi cerchiamo



Siamo sicuri che il nostro cuore lo sia, verso il Matto? Come reagiremmo noi se fossimo nella stessa situazione di fitzChevalier? Sembra facile ed invitante, leggendo il libro, condannare il protagonista. Ma nella sua situazione, sarebbe il nostro cuore “ben disposto”?

In definitiva, il libro si rivela molto avvincente, e seppur ricordando i primi due volumi della Trilogia Dei Lungavista, per quanto concerne le ambientazioni e il ritmo in cui si susseguono gli avvenimenti, ora ci troviamo in una posizione privilegiata rispetto a prima, avendo maggiore conoscenza dei personaggi e una “storia” alle spalla ora molto intricata fatta di segreti da svelare, relazioni da corroborare e malintesi da sciogliere.

Tutti, ad un certo punto,  ci chiederemo: “Ma quando Devoto scoprirà che…” e “Quando fitz rivelerà a Umbra che…”, “Quando il Matto scoprirà che…come reagirà?.

Ma stiamo bene attenti alle risposte che cerchiamo perché a volte




Con questo atteggiamento mentale ci apprestiamo alla lettura dell’ultimo e conclusivo volume della trilogia, Il Destino Dell’Assassino.

 

Valutazione fantasySeries:






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