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RECENSIONE: Il Negromante  –  G. Antonuzzo (V. 3/3)

Aggiornamento: 10 apr 2020




Al termine del libro centrale della trilogia, Il Mezz’Orco, il destino del mondo di Eukora sembrava essere nelle mani del negromante Morghenshein, che sapientemente tesseva la sua tela di inganni e raggiri, volta a far riemergere dalle oscurità della terra la propria razza, da secoli lì rinchiusa per opera di umani ed elfi. Ed è proprio con la cattura e sottomissione del mezz’orco, diventato il generale delle sue truppe, che l’autore conclude il secondo volume, raggiungendo elevati picchi di tensione e coinvolgimento, lasciando noi lettori desiderosi di conoscere come la situazione evolverà nel capitolo finale.

Vedrai, Massimiliano, il terzo libro ti lascerà senza fiato. Il mio intento è stato proprio quello di portare i lettori, dopo la lettura dei primi due libri, al culmine della tensione, per poi velocemente e con un ritmo incalzante, arrivare all’epilogo della storia, che li lascerà senza parole. Proprio come sulle montagne russe: una lunga salita carica di tensione, paura, timore, seguita da una discesa veloce, ricca di scossoni e giri della morte, che lascia il passeggero in stato confusionale per parecchi minuti dopo il termine della corsa.”

Questo è stato il commento che l’autore mi ha rivolto durante una delle nostre chiaccherate svoltesi nella bella città di Mantova dove risiedo e da qui occorre secondo me partire per un’ analisi di questo libro conclusivo.



Nulla è come sembra, ed effettivamente tutto quello che eravamo portati a credere dopo la lettura di quasi 600 pagine, viene stravolto e invertito. L’autore riesce in maniera egregia a condurci a credere in qualcosa che egli effettivamente mai ci ha rivelato, ma che è frutto solamente delle elucubrazioni della nostra mente, raggirata proprio come l’intero mondo di Eukora viene raggirato dai piani diabolici di Morghenshein. Probabilmente alcuni lettori più scaltri saranno in grado di vedere attraverso l’inganno e dissipare il velo di magia che l’autore utilizza per nascondere la verità, ma sono convinto che la maggior parte di essi non ne sarà in grado e come me si ritroverà a leggere con stupore le pagine conclusive del libro e a pensare “mannaggia a me, la verità è sempre stata sotto ai miei occhi ma non sono mai riuscito a coglierla..”.

Non è però tutto oro quello che luccica, e se da una parte il libro riesce davvero a stupire i suoi lettori, dall’altra, a mio avviso, non è mai in grado di raggiungere quel livello di coinvolgimento invece presente nel secondo volume. Alcuni capitoli non aggiungono nulla di sostanziale al racconto, e danno l’impressione che l’autore abbia voluto allungare un po’ la minestra per raggiungere un numero di pagine che giustifichino la pubblicazione di un racconto a sè stante. Sarebbe stato forse più adeguato suddividere la narrazione in due soli volumi, anche se è giusto dire che interrompere il racconto subito dopo la sottomissione del mezz’orco da parte di Morghenshein pare una scelta davvero azzeccata.

Una nota a parte merita l’epilogo della storia nonostante sia alquanto complicato esprimere qualche opinione senza rivelare troppo a chi ancora non ha letto il libro. Certamente si tratta di qualcosa di inaspettato che probabilmente vale il prezzo di questo intero terzo capitolo, e che lascerà il lettore basito, sconcertato e, a seconda dei gusti, esaltato oppure con un filo di amaro in bocca. Risulta infatti davvero difficoltoso giudicare il modo in cui l’autore pone fine alle vicende di Eukora. Se da un lato si deve apprezzare il tentativo di uscire un po’ fuori dai soliti canoni, dall’altro non sono personalmente sicuro che tutti i lettori ne riescano a godere fino in fondo.



Non ricorderemo questa trilogia per la complessità e profondità dei temi trattati, né per uno stile particolarmente esaltante. Rimarrà invece ben impressa una narrazione in parte fuori dai soliti schemi, dove nulla è come sembra e dove il bene e il male hanno confini sottili e spesso indistinguibili. Dove non esiste un eroe nel vero senso della parola, ma tanti personaggi egualmente importanti e altrettanto ben delineati, tra i quali ciascun lettore può scegliere il proprio beniamino in base alla propria sensibilità ed esperienza. Dove Petalo Nero, senza pronunciare una sola parola durante più di 770 pagine, riesce ad emozionare il lettore più di tutto l’amore che l’indisponente Reogard esterna verso la bellissima Amion, e dove il desiderio di riscattare la propria razza si intreccia con quello di dominare il mondo in un turbinio di forti emozioni.

In definitiva, una trilogia che consiglio di leggere senza aspettative troppo elevate, ma che è davvero in grado di regalare momenti esaltanti e in certi momenti unici.

Ci auguriamo infine che la storia possa avere un seguito: gli elementi ci sono davvero tutti per dar vita a nuove emozionanti avventure. E magari questa volta saranno gli Angeli di Eukora ad esserne protagonisti.





La Trilogia I Demoni di Eukora è composta da 3 volumi:

  1. Il Redivivo

  2. Il Mezz’Orco

  3. Il Negromante

 

Valutazione fantasySeries:




 
 

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