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RECENSIONE: Il Dilemma Di Drizzt – R.A. Salvatore (V. 1/3)
Aggiornamento: 18 apr 2020


Chi di voi non ha mai sentito parlare di Drizzt Do’Urden?
Bè, forse qualcuno di voi potrebbe non conoscerlo vuoi perché è da poco che si interessa al mondo del fantasy vuoi perché non è appassionato dei giochi di ruolo.
Alcuni di voi potrebbero addirittura averlo incontrato e non ricordarsene!
Non per strada intendo, ma in videogiochi di ruolo quali ad esempio il mitico Baldur’s Gate (I e II), dove è possibile addirittura sfidarlo a duello e impossessarsi delle sue preziose (e potenti!) armi: due scimitarre.
Drizzt è un drow, un elfo scuro creato dalla penna dello scrittore statunitense R.A Salvatore, nato ed allevato a Menzoberranzan, nel Buio Profondo,
In questo luogo dominano i drow,
Voi abitereste in un luogo del genere? Drizzt è un combattente formidabile, il più abile di tutta Menzoberranzan, ma è allo stesso tempo intelligente e acuto: il Dilemma di Drizzt è proprio questo, rimanere nel Buio Profondo con i suoi simili o fuggire e cercare un luogo che meglio si adatterebbe al suo modo di vivere e ai suoi princìpi? Ma andiamo con ordine.
--- Attenzione, qualche riferimento alla trama! Se lo desideri, puoi proseguire dopo il messaggio di SAFE READING più in basso --- Il Dilemma Di Drizzt copre un arco temporale che va da poco prima della sua nascita sino a quando il protagonista termina l’accademia di Melee-Magthere, a circa venticinque/trentanni (un elfo scuro vive in media cinque secoli, ma alcuni possono anche superare gli otto). Il libro ci introduce per la prima volta nella società drow, retta dai princìpi ispirati dalla Regina Ragno Lloth: ambizione e crudeltà volte a
Sì, perché tutto il popolo drow vive recluso sotto terra dove, le storie narrano, i drow sono stati cacciati dai crudeli elfi della superficie (le ‘fate’, come sono chiamati nel libro).
Tutto quello che i drow conoscono della propria storia fonda le proprie radici nella menzogna creata dalla regina ragno, che incutendo timore e odio nelle menti del suo popolo, costringendoli ad una vita isolata nell’oscurità del Buio Profondo. È in questo luogo che essi coltivano il proprio odio verso il mondo della superficie e verso tutte le altre razze: elfi della superficie, gnomi svirfnebli, nani e umani. Per capire meglio il mondo che circonda Drizzt, possiamo citare una frase alquanto esplicativa, la prima di tutto il libro (dopo il preludio):
Il concetto di rango guida infatti questa società, nella quale le uccisioni e i massacri sono tollerati e restano impuniti se effettuati secondo determinati canoni, quali la segretezza e l’organizzazione. Un luogo nel quale l’assassino è incoraggiato ad uccidere, purchè lo faccia senza lasciare testimoni, per compiacere la regina ragno Lloth e per assurgere ad un ruolo di maggiore rilievo. Un posto dove ci si uccide per salire di rango, per essere la famiglia più importante e temuta, per avere un prestigio ottenuto tramite il tradimento in una società che
È in questo inferno nel quale nasce Drizzt, secondo genito di casa Do’Urden, meglio conosciuta con l’antico nome di Daermon N’a’Shezbaernon, decima casa di Menzoberranzan. Una fortuna sfacciata insomma! In tutto il libro solo due persone sembrano non aderire ai princìpi della regina ragno, sentendosi soffocare dal clima di odio e crudeltà che permea il regno drow: sono lo stesso Drizzt e Zaknafein. Entrambi risultano però prigionieri del sistema, un sistema che non è riuscito a corrompere la loro natura ma che è comunque in grado di porre solide sbarre impedendo una loro fuga e salvezza:
L’aria che si respira in tutto il libro è dunque piuttosto opprimente. Drizzt è sempre confinato o in casa propria o in accademia o in qualche cunicolo ai margini della città, in missione esplorativa o di ricognizione.

Allo stesso tempo è oggetto della vendetta di più di una persona, che trama nell’ombra per porre fine alla sua esistenza. Anche questo è in linea con i canoni della società drow, dove l’avanzare di livello o di rango sembra l’unica cosa che guidi l’esistenza degli elfi oscuri.
Oltre a tutto questo, un aspetto che contribuisce a rendere il tutto più suggestivo è il fatto che le diverse casate della città siano rette dalle matrone, figure dunque femminili, che ricoprono il ruolo più elevato nella gerarchia famigliare, dove gli uomini sono considerati esseri inferiori e utilizzati solo per loro doti di combattenti e per scopi riproduttivi. È in quest’ottica che dobbiamo vedere le figure di Drizzt e di Zaknafein, entrambi grandissimi combattenti, probabilmente la coppia di spadaccini migliore in tutta Menzoberranzan.
Nonostante la loro anima non sia stata schiavizzata dai precetti di Lloth, rimangono entrambi prigionieri della loro ignoranza verso il mondo che li circonda al di fuori di Menzoberranzan. Lo stesso Zaknafein, pur avendo vissuto secoli più di Drizzt, ancora crede che
e lo stesso Drizzt, quando viene inviato in missione in superficie, nel sentire gli odori allettanti della primavera, di
D’altronde,
--- SAFE READING ---
Il libro è dunque maggiormente dedito ad un illustrazione generale del mondo drow, delle condizioni nelle quali viene alla luce Drizzt e dei suoi primi mentori ed esperienze con i suoi simili. D’altronde è il primo libro della serie, e il suo compito è quello di introdurci ai precetti di una città-stato come Menzoberranzan, così diversa dal modo in cui siamo abituati a vivere quotidianamente. O forse non troppo diversa, a seconda di quali lidi guardiamo e ai quali facciamo riferimento, ma sicuramente l’imbarbarimento di alcune nazioni sulla Terra, qui nel fondo dei Reami Dimenticati è portato all’eccesso. Da un punto di vista più tecnico, il libro è ben scritto e impostato. Dettagliate descrizioni dell’ambiente così peculiare nel quale vive Drizzt sono alternate alle profonde riflessioni del protagonista sulla sua condizione. Non mancano combattimenti e personaggi che tramano nell’ombra per portare maggiore action e suspance. Un buon libro, di facile lettura, dal taglio semplice ma allo stesso imperniato su concetti profondi.
Cosa ne sarà di Drizzt? Quali decisioni prenderà per la sua sopravvivenza? Riuscirà a cavarsela insieme alla sua unica e fidata amica, la tigre Guenhwyvar? Lo sapremo solo leggendo il secondo libro, La Fuga Di Drizzt.
La Trilogia Degli Elfi Scuri è composta da 3 volumi:
Il Dilemma Di Drizzt
La Fuga Di Drizzt
L’Esilio Di Drizzt
Valutazione fantasySeries:

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